Contratti di Sviluppo: Capitali per lo sviluppo industriale, agroalimentare e turistico in tutta Italia
#invitalia, #fondinazionali, #industria4.0, #finanzadimpresa, #startup
Area Geografica: Italia
Scadenza: A SPORTELLO
Beneficiari: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
Settore: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Industria, Servizi/No Profit
Spese finanziate: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
Agevolazione: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
Il Contratto di sviluppo è il principale strumento di finanziamento per i progetti di investimento di grande importo e per i progetti di rete
Soggetti beneficiari
Possono richiedere l’agevolazione le imprese di qualunque dimensione in una delle seguenti forme:
- in forma singola
- in forma congiunta come impresa aderente ad un Contratto di sviluppo
- in forma congiunta come Contratto di rete.
Gli interventi possono essere realizzati:
- Su tutto il territorio italiano, nel caso di investimenti proposti da piccole e medie imprese
- Su tutto il territorio italiano, nel caso di programmi disviluppo per la tutela ambientale o nel settore agroalimentare
- Solo nelle aree inserite nella Carta degli Aiuti a finalità regionale nel caso di investimenti proposti da grandi imprese
Tipologia di interventi ammissibili
I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di uno dei seguenti programmi di sviluppo:
- programma di sviluppo industriale e agroalimentare
- programma di sviluppo per la tutela ambientale
- programma di sviluppo di attività turistiche
I contratti di sviluppo possono prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali, materiali e immateriali, funzionali alle finalità dei programmi di sviluppo stessi. Gli oneri relativi alle suddette opere, compresi quelli di progettazione, sono integralmente a carico delle risorse pubbliche.
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti non devono essere inferiori a:
- 20 milioni di euro, con il progetto del soggetto proponente (o del contratto di rete) non inferiore a 10 milioni di euro se si tratta di un programma di sviluppo industriale
- 20 milioni di euro, con il progetto del soggetto proponente (o del contratto di rete) non inferiore a 5 milioni di euro se si tratta di un programma di sviluppo turistico
- 7,5milioni qualora il programma riguardi esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, con il progetto del soggetto proponente (o del contratto di rete)non inferiore a 3 milioni di euro.
n.b. l’art. 15 della legge di bilancio in approvazione potrebbe portare modiche al capitolo turistico ampliando le tipologie di intervento e l’entità dei programmi
Programmi di sviluppo industriali e turistici:
- creazione di una nuova unità produttiva
- ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente
- riconversione di un’unità produttiva esistente (diversificazione della produzione)
- ristrutturazione di un’unità produttiva esistente (cambiamento fondamentale del processo produttivo)
- acquisizione di un’unità produttiva esistente ubicata in area di crisi
Spese ammissibili (minimo euro 1.500.000)
- suolo aziendale e sue sistemazioni entro Il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
- opere murarie e assimilate, nel limite del 40% dell’importo complessivo degli investimenti ammissibili se si tratta di un programma di sviluppo industriale, nei limiti del 70% delle spese ammissibili se si tratta di un programma di sviluppo nel settore turistico;
- infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, compresi beni usati nel caso di acquisizione di un’unità produttiva esistente in area di crisi;
- programmi informatici, brevetti e licenze;
- consulenze connesse al progetto, nella misura massima del 4% (progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, collaudi di legge, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, certificazioni di qualità e ambientali.
Le agevolazioni previste
Le agevolazioni variano a seconda del territorio nel quale viene realizzato l’investimento. L’entità agevolativa va da un minimo del 20% ad un massimo del 50%, che può essere erogato sia sotto forma di contributo a fondo perduto, sia sotto forma mista fondo perduto/finanziamento agevolato.
La copertura finanziaria di un programma di investimenti è in ogni caso del 75% a carico delle risorse pubbliche. Il rimanente 25% è a carico dei soci o di banche.
Il finanziamento agevolato è erogato per stati di avanzamento della realizzazione dei singoli progetti a fronte di titoli di spesa anche non quietanzati.
Il contributo a fondo perduto è erogato sulla base di stati di avanzamento a fronte di titoli di spesa quietanzati, non inferiori al 20% dell’investimento ammesso.
La prima erogazione del contributo a fondo perduto può avvenire anche in anticipazione, nel limite del 30% del contributo concesso, previa presentazione di fideiussione bancaria o di polizza assicurativa.
Le erogazioni avvengono entro 30 giorni dalla presentazione della relativa istanza.
Sono richieste le seguenti garanzie:
- per il finanziamento agevolato: garanzia ipotecaria sui beni aziendali o di terzi
- per il contributo a fondo perduto: nessuna garanzia
- per la fideiussione bancaria per la richiesta eventuale di anticipazione del 30% del contributo concesso: Fondo di Garanzia MCC (Legge 662/96)
- per il finanziamento bancario: Fondo di Garanzia MCC (Legge 662/96) o Confidi
- per il finanziamento bancario nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli: Fondo di Garanzia ISMEA
Per saperne di più, scarica la scheda PDF qui