Crediti di imposta per beni materiali e immateriali 4.0

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Tramite la legge di bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020, art. 1, commi dal 1051 al 1067) sono state introdotte modifiche in senso migliorativo riguardo alla Transizione 4.0 derivanti dall’acquisto, da parte delle imprese, di beni strumentali, usufruendo del credito d’imposta. La validità della misura viene così estesa nel triennio 2020 – 2021 – 2022.

Possono godere di tale credito tutte le società appartenenti al territorio Nazionale, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale.

Per sfruttare l’agevolazione fiscale relativa al 2021, l’impresa deve aver acquistato il bene, materiale o immateriale, dal 16 Novembre 2020 fino al 31 Dicembre 2021, oppure deve effettuare l’ordine e corrispondere un acconto di ammontare superiore al 20% del totale entro il 31 Dicembre 2021 e rendere il bene operativo entro il 30 Giugno 2022. La stessa regola vale per ogni anno fiscale del triennio.

 

Di seguito sono elencati i crediti d’imposta derivanti dall’acquisto di beni materiali e immateriali (Come base di calcolo viene considerato il valore dell’investimento al netto dell’IVA)

Beni materiali

  • Fino a 2,5 milioni di euro: 40% nel 2020, 50% nel 2021, 40% nel 2022
  • Tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro: 20% nel 2020, 30% nel 2021, 20% nel 2022;
  • Tra 10 milioni e 20 milioni di euro massimo: 10% in tutto il triennio.

Beni immateriali (licenze, software, sistemi e system integration)

  • 2020: 15% fino ad un investimento massimo di 700.000 euro;
  • 2021-2022: 20% fino ad un investimento massimo di 1 milione di euro.

 

L’impresa che decide di godere di tale agevolazione, deve effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) che definisca modalità, contenuto, modello e termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo di imposta agevolabile. L’impresa potrà quindi godere di un credito di imposta, che esercita in compensazione con il modulo F24, in 3 quote annuali di pari importo a partire dall’anno di entrata in funzione dei beni.

Gli obblighi burocratici vincolano ad indicare nella fattura di acquisto i riferimenti alla legge che introduce questa agevolazione, oltre alla relazione tecnica e perizia asseverata per investimenti il cui costo di acquisto unitario superi i 300.000 euro. 

 

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