Economia circolare

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Lo sportello aperto a dicembre scorso, riguardante progetti di R&S per l’economia circolare, vede ancora grandi disponibilità in particolare per le imprese del Sud. Tale circostanza accompagnata dall’imminente via libera al Fondo Green Deal Italia, in attesa del via libera del Decreto Mise, rappresenta una sfida non raccolta dal tessuto imprenditoriale che, forse complice la crisi economica pandemica, non ha risposto in modo adeguato e tempestivo all’apertura del primo bando, in particolare al Sud.

I progetti devono mirare alla riduzione della materia prima in approvvigionamento o degli scarti finali

 

Scheda del bando

L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare, sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.

 

Soggetti beneficiari

Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

Tipologia di interventi ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali relative a:

 

  1. a) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
  2. b) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  3. c) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  4. d) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  5. e) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  6. f) sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

 

I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000,00 (cinquecentomila/00) e non superiori a euro 2.000.000,00 (duemilioni/00).

 

Le spese e i costi ammissibili devono essere sostenuti direttamente dal soggetto beneficiario e pagati dallo stesso, e sono quelli relativi a:

 

  1. a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali.
  2. b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
  3. c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  4. d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento dei costi diretti ammissibili del progetto;
  5. e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione. Nel caso di utilizzo di materiali esistenti in magazzino, il costo ammissibile è quello di inventario di magazzino, con esclusione di qualsiasi ricarico per spese generali.

 

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni concedibili sono articolate nella forma del Finanziamento agevolato e del contributo alla spesa.

Il contributo alla spesa è concesso per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:

  1. a) 20 (venti) per cento per le imprese di micro e piccola dimensione;
  2. b) 15 (quindici) per cento per le imprese di media dimensione;
  3. c) 10 (dieci) per cento per le imprese di grande dimensione.

 

Il Finanziamento agevolato è concesso alle imprese e ai centri di ricerca, copre una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 50 (cinquanta) per cento ed è concedibile in presenza di un Finanziamento bancario associato concesso da una Banca finanziatrice. Il Finanziamento bancario è concesso a tasso di mercato e copre una percentuale nominale pari ad almeno il 20 (venti) delle spese ammissibili.

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