Le opportunità del PNRR FRI per il Turismo

Fondo rotativo imprese (FRI) – articolo 3 del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152                                                                Avviso Ministero del Turismo 3 agosto 2022


Il Ministero del turismo ha pubblicato sul proprio sito l’Avviso del 3 agosto 2022 recante le disposizioni per l’attuazione dell’investimento PNRR 4.2, sub-investimento 4.2.5, linea progettuale “Fondo Rotativo Imprese (FRI) per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo” art.3 decreto-legge n.152 del 6 novembre 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233

L’Avviso definisce gli elementi utili per l’attuazione della linea progettuale «Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo», con riferimento alle modalità per la presentazione delle domande di incentivo, nonché alle indicazioni utili per la migliore attuazione dell’intervento, precisando gli oneri informativi a carico delle imprese.

FRI Turismo: caratteristiche della Misura

Risorse disponibili: 

  • Contributo diretto alla spesa: € 180 Mln suddivisi dal 2022 al 2025 (40% per imprese del Mezzogiorno; 50% per interventi di
    riqualificazione energetica)
  • Finanziamento (50% per interventi di riqualificazione energetica)
    • agevolato: € 600 Mln a valere sul FRI
    • bancario: € 600 Mln a tasso di mercato

Gli incentivi non sono cumulabili con altri contributi e sono riconosciuti nel rispetto della vigente normativa sugli aiuti di Stato

Tipologia di agevolazione:

  • Contributo diretto alla spesa → Max 35% delle spese ammissibili

– Concesso in base alle dimensioni dell’impresa ed alla localizzazione dell’investimento per una % nominale dei costi e delle spese ammissibili;                                                                                                                                                                                                                                 – L’erogazione delle quote di contributo diretto alla spesa è effettuata dal Ministero tramite il Soggetto Gestore (Invitalia).

  • Finanziamento (Finanziamento agevolato CDP + Finanziamento Bancario)

– Durata minima 4 anni e massima 15 anni (max 36 mesi di preamm.to)
– Finanziamento agevolato CDP = tasso 0,50 % annuo
– Abbinato a finanziamento bancario a tasso di mercato, di uguale durata e importo.

Il Finanziamento, unitamente al contributo diretto e all’eventuale quota di mezzi propri, non può essere superiore al 100% dei costi e delle spese ammissibili

Beneficiari:

  • Imprese alberghiere
  • Strutture agrituristiche
  • Strutture ricettive all’aria aperta
  • Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico, congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, porti turistici, parchi tematici, acquatici e faunistici

Condizioni di ammissibilità:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla normativa di riferimento
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e di non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria ovvero di fallimento
  • avere una stabile organizzazione d’impresa nel territorio nazionale
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi
  • essere in regime di contabilità ordinaria
  • avere ricevuto una positiva valutazione del merito di credito/delibera di finanziamento da parte di una Banca finanziatrice

Esclusioni:

Non possono beneficiare delle agevolazioni le Imprese:

• sottoposte a sanzioni interdittive ex art. 9, comma 2, lettera d), del D.Lgs 8 giugno 2001, n. 231 e smi
• i cui legali rappresentanti o amministratori, dirigenti apicali o con responsabilità strategiche sono sottoposti a misura cautelare, rinvio a giudizio o condanna per delitti contro la PA (fatta salva la riabilitazione)
• che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
• destinatarie di provvedimenti di revoca, parziale o totale, di incentivi concessi dal Ministero e che non siano in regola con la restituzione delle somme dovute;
• controllate o assoggettate a controllo, da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di incentivo.

Interventi ammissibili:

  • Riqualificazione energetica e antisismica
  • Interventi edilizi
  • Digitalizzazione
  • Eliminazione barriere architettoniche
  • Realizzazione piscine termali
  • Acquisto/rinnovo arredi
  • Interventi per centri termali, porti, parchi tematici

I programmi di investimento, per essere ammessi all’agevolazione, devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di incentivo, e comunque entro sei mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, e conclusi entro trenta mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, salvo proroga autorizzata dal Ministero, e comunque non oltre il 31 dicembre 2025. Le spese ammissibili, al netto dell’IVA, non devono essere inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 10.000.000,00, fermo restando il rispetto dei massimali di aiuto previsti dal Regolamento GBER.
Gli investimenti devono essere realizzati nelle unità locali site nel territorio italiano e risultare funzionali all’attività di impresa. Devono rispettare gli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” di cui all’articolo 17 del regolamento UE n. 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020.

Spese ammissibili e vincoli:

  • Servizi di progettazione (max. 2%)
  • Sistemazione suolo aziendale (max 5%)
  • Fabbricati, opere murarie (max 50%)
  • Macchinari, impianti, attrezzature nuovi di fabbrica
  • Spese per digitalizzazione (max 5%)

Tutte le spese del programma di investimento complessivo – incluse quelle eventualmente riconosciute necessarie ma, per loro natura o per esubero sulle percentuali o limite massimo non ammesse alle agevolazioni – devono essere pagate esclusivamente, integralmente ed in modo diretto tramite un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del programma di investimento.
Sono ammissibili alle agevolazioni esclusivamente le spese relative ad investimenti ammortizzabili acquisiti in proprietà regolarmente contabilizzate e iscritte in bilancio per almeno 3 anni per le PMI e 5 anni per le Grandi imprese.
Tutti i beni mobili acquistati devono essere nuovi di fabbrica e devono essere utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa, direttamente dal soggetto beneficiario ed esclusivamente sul territorio nazionale.

Massimali di agevolazioni concedibili:

Gli incentivi sono articolati nel Contributo e nel Finanziamento agevolato. Il contributo alla spesa, calcolato sul totale degli investimenti ammissibili, è concesso in funzione delle dimensioni di impresa e dell’ubicazione del progetto

Per la quota degli investimenti relativi a interventi di innovazione digitale promossi da imprese di micro e piccola dimensione operanti in “zona A” è riconosciuto un incremento del 5% del contributo diretto alla spesa

Il ruolo della Banca Finanziatrice:

Al Finanziamento agevolato è associato un Finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato dalla Banca finanziatrice. Il Finanziamento agevolato ed il Finanziamento bancario costituiscono insieme il Finanziamento, regolato in modo unitario da un unico contratto, sulla base di quanto previsto nella Convenzione stipulata tra il Ministero, l’ABI e CDP, per la disciplina dei reciproci rapporti derivanti dal Finanziamento agevolato. Il Finanziamento può essere assistito da idonee garanzie, ivi incluse le garanzie rilasciate da SACE.
La Banca finanziatrice è scelta dall’impresa che intende presentare domanda di incentivo nell’ambito dell’elenco delle banche aderenti alla Convenzione, pubblicato nei siti istituzionali del Ministero, dell’ABI e di CDP.

Ai fini dell’accesso al Finanziamento, le imprese devono aver ricevuto una positiva valutazione del merito creditizio da parte della Banca Finanziatrice in relazione all’importo del Finanziamento richiesto e devono allegare alla domanda di incentivo un’attestazione di conferma e sintesi da parte della relativa Banca Finanziatrice dell’intervenuta adozione della Delibera di Finanziamento

Le imprese hanno diritto agli incentivi esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie annualmente previste, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze. Il Ministero comunica tempestivamente, con avviso da pubblicare sul proprio sito istituzionale l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie.
I termini per la presentazione delle domande di incentivo saranno comunicati con successivo provvedimento. La domanda deve essere compilata esclusivamente in forma elettronica utilizzando la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia, accessibile dal sito www.invitalia.it.

Timeline d’accesso alle agevolazioni*:

*esempio puramente illustrativo e soggetto a variazioni per effetto nella normativa ancora in fase di definizione

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